Racconti dalla Motor Valley
Passione, innovazione e determinazione: la storia di Livia Cevolini e delle moto elettriche firmate Energica
Livia Cevolini, CEO di Energica Motor Company, è una figura di spicco nel panorama delle moto elettriche supersportive.
Nata come estensione del prestigioso Gruppo CRP, Energica ha saputo ritagliarsi un ruolo da protagonista grazie alla sua innovazione e alla capacità di anticipare i tempi. In questa intervista esclusiva per Motor Valley, Livia Cevolini ci racconta la sua storia e quella di Energica, le sfide affrontate e superate, e la sua visione per il futuro della mobilità elettrica.
Energica nasce dall’esperienza del Gruppo CRP di Modena, ma da dove arriva la volontà di entrare nel settore delle moto elettriche supersportive?
Energica si è approcciata al mondo moto fondando la CRP Racing e partecipando a competizioni mondiali con moto endotermiche. Abbiamo partecipato sia al mondiale che ad altre competizioni nazionali, il nostro obiettivo era creare una piattaforma di test per le nostre tecnologie.
Durante la crisi del 2008, al contrario del clima di stallo generale, abbiamo deciso di investire in un settore completamente nuovo: l’elettrico. Così è nata la eCRP, una moto elettrica da corsa con cui abbiamo gareggiato per due anni prima di avviare il progetto Energica, una moto elettrica stradale ad alte prestazioni. La necessità di partire subito con un top di gamma nasce dal bisogno di dimostrare le capacità prestazionali di un veicolo elettrico, tema su cui si riversavano le principali perplessità. Bisognava puntare all’estremo, dimostrare di poter realizzare un top di gamma.
Questo è stato l’imprinting della storia imprenditoriale di Energica, un’impronta che, in oltre 10 anni, ci ha portato a diventare leader del nostro settore. Oggi vantiamo quattro modelli sul mercato e una nuova business unit, Energica Inside, dedicata a supportare altre aziende nella loro transizione verso l’elettrico.
Si può quindi dire che Energica ha costruito da zero il proprio mercato di riferimento?
Sì, possiamo certamente dire che Energica ha costruito da zero non solo il proprio mercato, ma un intero comparto. Dall’idea iniziale alla progettazione, realizzazione, promozione e vendita dei veicoli. Abbiamo creato un ecosistema completo.
Dal punto di vista tecnico, siamo partiti da un foglio bianco, costruendo una “grammatica tecnica” inesistente fino ad allora. I nostri ingegneri hanno sviluppato un know-how unico sul campo, facendo di noi dei pionieri e portandoci a fondare una “Electric Valley” ora riconosciuta a livello internazionale. Dal punto di vista commerciale, abbiamo creato un nuovo mercato, anticipando la domanda di un target di clienti che prima non esisteva. Essere pionieri ci ha permesso di partire da zero, senza strutture o preconcetti, favorendo la pura innovazione.
Questo comporta ovviamente dei rischi che per molte realtà possono rappresentare un freno, mentre per noi sono sempre stati una sfida da cogliere.
L’età media dei dipendenti di Energica è di circa 30 anni. Che importanza ha per te investire sui giovani?
L’età media della nostra azienda è di 28 anni, davvero giovane, ed è per me cruciale puntare su di loro. Il mondo del lavoro è cambiato e continua a cambiare.
Negli anni abbiamo sempre cercato di mantenere Energica al passo con i tempi anche dal punto di vista delle risorse umane. Sono molto orgogliosa dei nuovi giovani talenti che abbiamo attratto e anche di aver mantenuto i talenti che hanno creduto nel progetto fin dall’inizio. Questo incontro tra giovani e senior crea un dialogo di crescita unico: i giovani portano nuova linfa e una maggiore apertura, mentre le figure senior trasmettono la loro esperienza fondamentale, insegnando le basi necessarie ai giovani per poter crescere.
Energica è stata fornitore unico della MotoE, giocando un ruolo fondamentale per la nuova competizione. Qual è stato il percorso che vi ha portato al Mondiale?
L’occasione si è presentata quando Dorna Sports e la FIM hanno iniziato a cercare un fornitore unico per dar vita a una nuova Coppa. Questa era una sfida intrigante per noi ma allo stesso tempo complessa. Io ci ho creduto fin da subito e ho dovuto convincere anche il mio team inizialmente scettico, ma ero certa che avremmo creato insieme qualcosa di unico e così è stato.
Dorna è il numero uno in questo settore e dovevano essere sicuri di scegliere il costruttore numero uno, con il miglior progetto.
Ci siamo confrontati quindi con dei giganti, non è stato affatto scontato ottenere il sì, ma la parte più complessa doveva ancora arrivare.
I tempi erano strettissimi ma con il lavoro di squadra siamo riusciti a fornire un pacchetto competitivo grazie alla nostra esperienza sia su strada che nel racing. Abbiamo avuto pochi mesi per lavorarci e senza riferimenti di altri costruttori, è stato davvero impegnativo ma ci ha insegnato tanto e ci ha fatto capire di cosa siamo realmente capaci.
Come valuti l’impatto della MotoE sulla percezione da parte del pubblico nei confronti delle moto elettriche?
Sicuramente l’impatto è stato positivo. Grazie a MotoE abbiamo avuto un grandissimo boost di notorietà che ci ha permesso di lanciare le nostre moto in molti altri mercati dove ancora non eravamo arrivati.
La percezione del pubblico è cambiata, la World Cup ci ha permesso infatti di togliere ulteriori dubbi sull’elettrico a livello di prodotto e di sicurezza. Ma, da un altro punto di vista, non ci ha permesso di crescere a livello di innovazione: avevamo bisogno di maggiore competizione. Questo è il motivo per cui poi abbiamo deciso di non rinnovare l’accordo.
In futuro, ci piacerebbe che questo campionato si aprisse a più costruttori: il sogno è avere una vera MotoGP elettrica, per poter innalzare il limite di tutti e si avere un vero boost tecnologico e di innovazione.
Come vedi il futuro delle moto elettriche e qual è il ruolo che Energica intende giocare in questo panorama?
Le moto elettriche sono il presente, e mi auguro una continua crescita per rispondere alla domanda dei clienti, che è davvero consistente, così come per tutto il comparto automotive elettrico. L’elettrico è l’unica soluzione per una mobilità sostenibile, ed Energica continuerà a offrire al proprio pubblico veicoli all’avanguardia e sicuri.
Chi è Livia Cevolini al di fuori dall’azienda?
Dedico il mio tempo libero in primis alla mia famiglia e agli amici. Le mie grandi passioni, oltre a quella dei motori, sono lo sport, in particolare il kitesurf e lo snowboard. E poi c’è l’arte, a 360 gradi, dalla pittura alla musica.
Qual è stato il tuo percorso in Energica?
Nel Gruppo CRP ricoprivo il ruolo di Direttore Marketing e Sales, ma fin dalla nascita del progetto Energica ne sono stata la team leader. Ci ho creduto molto fin da subito perché racchiudeva sia la mia grande passione per i motori, sia il tema della sostenibilità. Credo fortemente nell’approccio consapevole nei confronti dell’ambiente, per poter lasciare alle nuove generazioni un mondo migliore, e anche pieno di veicoli performanti.
Con la nascita vera e propria dell’azienda Energica nel 2014 ho assunto il ruolo di CEO che oggi ricopro.
Al Convegno Inaugurale del Motor Valley Fest hai detto: “Spero che presto qualche altra donna mi raggiunga su questo palco”. Pensi che uomini e donne abbiano pari possibilità di realizzarsi nel settore automotive?
Per i nuovi talenti quindi, è necessario un maggiore impegno nella promozione e nella giusta comunicazione dei percorsi di studio, che non devono avere preconcetti e schemi sociali.
Per coloro che già sono inseriti nel mondo del lavoro è fondamentale un monitoraggio da parte delle aziende e un’attenzione sulle prestazioni e sugli obiettivi raggiunti, basati sul merito e non sul genere.
Qual è stato il momento più gratificante della tua carriera fino a oggi, e perché?
Ogni giorno che arrivo in azienda. Lo stabilimento, gli uffici, il mio team, ogni giorno vedo il risultato di oltre 10 anni di storia, successi e sacrifici. Vedere ogni giorno “con mano” ciò che abbiamo costruito insieme è sicuramente la parte più gratificante del mio lavoro.
Quali sono, invece, i tuoi prossimi obiettivi e sogni nel cassetto?
Ci sono tanti sogni nel cassetto, anzi, tante sfide su fogli bianchi che saranno presto trasformati in nuovi progetti.
Energica è situata nel cuore della Motor Valley. Qual è il significato di questo contesto geografico e culturale per una realtà come Energica?
La Motor Valley è stata il terreno più fertile per il nostro percorso, sia per la profonda passione per i motori che caratterizza la regione, sia per il know-how e i talenti che si concentrano in questa zona.
Con determinazione abbiamo scritto un nuovo capitolo, quello dell’Electric Valley, contribuendo a generare nuovi talenti e a conferire ulteriore valore a questo territorio rinomato in tutto il mondo. Questo è il posto dove “stare” per poter fare la differenza, anche se non sempre questo viene compreso. Le onde vanno surfate, anche se ci fanno paura, perché restarci sotto è peggio. Noi lo facciamo ancora, nonostante tutto. Speriamo!