

Era il febbraio 2010 quando sull’Autodromo Riccardo Paletti di Varano de’ Melegari, il figlio d’arte spagnolo Carlos Sainz Jr. effettuò nella Motor Valley il suo primo test con una monoposto; una Formula BMW del team italiano Eurointernational.“Mi trovo benissimo su questo circuito, mi piace molto perché mette a dura prova sia il fisico dei piloti che la meccanica delle vetture”, raccontò a motori spenti il futuro ferrarista dopo che sull’Autodromo parmense riuscì ad avvicinare il record di categoria nonostante la nebbia e le basse temperature del periodo.
A guardarlo crescere e migliorare curva dopo curva nella Terra dei Motori, c’era suo padre, Carlos senior, due volte campione del mondo rally e fresco vincitore della sua prima Dakar.Era l’inizio di un lungo cammino – quello di Carlos Sainz Jr. – culminato nel titolo 2014 della Formula Renault 3.5 che convinse la Red Bull a promuoverlo nel Circus per il 2015, al fianco di Max Verstappen in Toro Rosso. Hanno fatto seguito i capitoli in Renault e McLaren, con una costante crescita nei risultati, al punto da ricevere ora e a soli 25 anni la chiamata dalla Casa automobilistica del Cavallino Rampante e un contratto biennale che lo legherà alla Scuderia Ferrari per le stagioni 2021 e 2022.
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