Racconti dalla Motor Valley
Intervista a Kiara Fontanesi. Il motocross femminile ha la sua regina.
Sapeva quello che voleva già a tre anni, quando suo padre le regalò la sua prima motocicletta. Nata a Parma nel cuore della Motor Valley, Kiara Fontanesi, classe 1994, ha conquistato il titolo mondiale femminile di Motocross per ben cinque volte; nel 2012, nel 2013, nel 2014, nel 2015 e nel 2017.
A pochi giorni dall’ultimo appuntamento della stagione, dal 29 al 30 settembre sull’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola, che potrebbe regalarle il suo sesto titolo mondiale, la campionessa emiliana si racconta alla redazione della Motor Valley partendo dalle origini della sua passione, poi diventata un vero e proprio lavoro, passando all’attualità con gli impegni sportivi e svelandoci, pensando al futuro, alcuni suoi progetti molto ambiziosi.
Gli inizi e la passione alla base di tutto.
Ciao Kiara e grazie per questa intervista. Partiamo subito con la prima domanda che riguarda i tuoi inizi sportivi. Puoi raccontarci da dove è cominciato tutto, la tua prima volta con le moto e quando hai capito che per te questa passione si poteva trasformare in un lavoro?
Kiara: “Mio padre mi regalò una moto, Yamaha Pw 50, e appena la vidi ci salii in sella e da lì amore a prima vista. Avevo tre anni. Ero la mascotte del paddock, mio fratello Luca correva, e con tutta la famiglia lo seguivamo. Così un giorno, Massimo, mio padre, mi portò a casa la moto. Avevo una passione innata, che così piccola non sapevo nemmeno di avere. Da quel giorno è iniziato tutto. In seguito, quando siamo passati al mondiale ho capito che poteva diventare un lavoro. È stata una cosa graduale, senza che me ne accorgessi. E ora eccomi qua”.
Nascere nella Motor Valley per te è stato determinate per la tua passione verso i motori e nel tuo caso nei confronti della moto?
Kiara: “La Motor Valley è stupenda. In Emilia-Romagna si respira la passione per i motori. E oltre a tanti piloti la nostra zona ha costruito opere d’arte, dei miti come la Ferrari, la Ducati, la Lamborghini e tutti gli altri marchi, tra cui Dallara che è proprio in provincia di Parma. Nascere in questo contesto affascinante, di storie, motori, uomini geniali, sicuramente aiuta“.
Il passato e l’aneddoto professionale.
Puoi raccontarci un aneddoto della tua vita professionale che secondo te è stato determinante per la tua crescita?
Kiara: “Di aneddoti ce ne sono sicuramente, ma non ne ho uno in particolare. Sicuramente per la mia crescita ha fatto bene la vicinanza della mia famiglia che mi ha sempre aiutato, rincuorato nei momenti difficoltosi ed è con me dalle prime volte che correvo. E poi la passione, fondamentale per dare sempre il massimo”.
Il presente e il futuro.
Cosa rappresenta per te oggi la Motor Valley dal punto di vista sportivo e come ecosistema motoristico?
Kiara: “La Motor Valley come detto è qualcosa di bello, di grande. Qui da noi abbiamo tutto, siamo una terra di estro, di geni, campioni e marchi mitici e affascinanti. Ci sono tante realtà che lavorano nel mondo del motorsport. Lo abbiamo nel DNA e dunque giusto valorizzarlo e fare in modo che l’ecosistema motoristico possa svilupparsi ulteriormente. Dal mio punto vista sportivo che dire: ci sono nata, ho mosso i primi passi sulle piste dell’Emilia Romagna. Abbiamo tanti impianti belli, attrezzati”.
Che potenziale può avere questa Terra dei Motori e in che modo secondo te può essere tramandato il sapere e la passione del settore alle nuove generazioni?
Kiara: “Questa terra ha un grosso potenziale ed è ricca di passione, di estro, di miti come Enzo Ferrari, lo stesso Dallara. Che si sommano a tutti i grandi, tra industriali e piloti che abbiamo. Forse per appassionare le future generazioni bisognerebbe raccontare loro anche queste storie di vita, di successo. Poi secondo me, studiando i campioni dello sport e del motorsport la passione sarebbe spontanea. E poi qui abbiamo tanti impianti, piste da cross, velocità. Bisognerebbe fare un bel progetto e avvicinare i giovani di oggi, che forse, in generale, sono meno appassionati rispetto agli anni passati”.
Si sente spesso parlare di Riders Land, come ti spieghi la nascita di così tanti piloti di talento nati o formati in questa Regione?
Kiara: “Perché qui in Emilia-Romagna c’è il motore da sempre. Siamo nati con questa passione. E poi in questa terra sono nati tanti campioni. Sicuramente oltre al talento dei singoli, si è riusciti ad allevarli grazie alla presenza di strutture, di piste, team. E questo ha sicuramente fatto la differenza”.
La finale mondiale a Imola e le ambizioni extra sportive.
Venendo poi alla stretta attualità, come procede l’avvicinamento alla finalissima? Contenta di correre a Imola in un nuovo tracciato dove potrai diventare (incrociamo le dita) campionessa mondiale di categoria?
Kiara: “Correre a Imola sarà qualcosa di magico. È una pista mitica, il tempio della velocità che per la prima volta ospita un GP. L’organizzazione ha fatto un gran lavoro e spero di contraccambiare nel miglior modo. Da parte mia c’è da correre una gara e darò il massimo per fare bene. Alla classifica penseremo alla fine delle due manche: prima c’è da correre e passare la bandiera a scacchi. Sicuramente ci sarà pressione, ma ormai sono abituata a giocarmi una stagione nell’ultimo round. Staremo a vedere. Intanto mi godrò ogni secondo di questo GP e del pubblico, che in Italia è sempre top”.
Dopo questo fine settimana, vada come vada, puoi raccontarci i tuoi prossimi impegni professionali e come vedi il tuo futuro… correrai fino a 40anni (noi speriamo di sì)? Ci sono delle idee per il futuro extra agonistico?
Kiara: “Dopo il mondiale ci sarà l’ultima prova dell’Italiano. Poi staccherò un po’ la spina e in seguito penseremo all’anno nuovo. Sicuramente non correrò fino a 40 anni – (ride) – e sinceramente non ho mai pensato a cosa farò dopo le corse. Però stiamo creando con la mia famiglia e amici, sponsor una nuova Academy per ragazze veloci e di talento che promettono bene e che ovviamente vogliono corre in moto”.
Ok Kiara, siamo arrivati alla conclusione di questa intervista.
Grazie mille per la tua disponibilità e un grande in bocca al lupo per la conclusione del campionato questo fine settimana a Imola.
Kiara: “Grazie a voi e crepi il lupo!”.