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Dallara, vent’anni in Indycar: arriva la vittoria numero 300 della Casa nata a Varano de' Melegari.
Sono 300 le vittorie Dallara in Indycar. Un’avventura iniziata nel 1997 che ha visto protagonista la casa automobilistica varanese: “Abbiamo avuto una grande opportunità– ha dichiarato Stefano de Ponti direttore delle operazioni americane per Dallara Automobili – e abbiamo inseguito un sogno tutto americano. Un’esperienza eccezionale, dove abbiamo imparato tanto, che ci ha permesso di raggiungere questo importante traguardo“. La Dallara infatti ha conquistato domenica scorsa a Portland la sua 300esima vittoria nella Formula Indy con Takuma Sato che ha vinto battendo Ryan Hunter-Reay e Sebastien Bourdais. Un successo importantissimo per il marchio parmense che ha cominciato a gareggiare in questo campionato nel 1997. Dal 2005 la Dallara progetta e produce in esclusiva le monoposto di Formula Indy.
Storia e tecnica
Queste vetture, con scocca in fibra di carbonio, pesano circa 750 kg considerando carburante e pilota; due sono i motori che le equipaggiano, Honda e Chevrolet, con una potenza che si aggira attorno ai 700 cavalli. Andrea Toso, Head of R&D and US Racing Business Leader in Dallara, commenta così questo importante traguardo: “Durante questi 21 anni la cavalcata non è stata facile anche perché la competizione dal 1997 fino al 2005 con altri costruttori è stata serrata ed intensa. Dal 2005 al 2018 le responsabilità sono aumentate ulteriormente perché Dallara deve sempre garantire uniformità di prodotti a tutte le squadre senza eccezioni e rispondere tempestivamente ed in modo risolutivo alle novità che via via si presentano: nuovi circuiti, nuove specifiche di motore, trasmissione, freni e raffreddamento, nuove richieste di sicurezza e nuovi piloti". “Quando nel ’97 le nostre macchine hanno iniziato a competere nel campionato Indycar (all’epoca si chiamava Indy Racing League) non immaginavo di poter vincere 300 gare in questa serie – ha dichiarato il fondatore dell'azienda Giampaolo Dallara – è sicuramente un risultato davvero incredibile, devo ringraziare tutti i miei collaboratori, i teams, i piloti e Indycar che ha sempre creduto in noi”.