«Come faccio a battere questo tizio?»: Senna nei ricordi dell’amico Berger

Murales raffigurante Ayrton Senna, pieno di scritte dei fans.

Senna ha un legame indissolubile con la Terra dei Motori. Qui, la memoria del pilota va avanti e indietro nel tempo e tra gli estremi della gioia e della tristezza. Tanto inchiostro è stato versato per raccontarne le gesta, le imprese, la morte, il suo ultimo giorno. Oggi però vogliamo celebrare l’anniversario della sua nascita, e per farlo abbiamo pensato di farlo dal punto di vista che ci sembrava più adatto: quello dell’amicizia

Senna e Berger insieme sullo scooter.
Senna e Berger insieme sullo scooter.

«M***a, come faccio a battere questo tizio?»

Una domanda che tormentava le notti del compagno di squadra McLaren Gerhard Berger, prima che l’amicizia e la consapevolezza di essere al fianco di un fuoriclasse, smorzassero questa ossessione. 

Forte in qualifica, costante ad ogni giro, veloce in ogni condizione. E con una sensibilità rispetto alla propria vettura fuori dal comune, quasi fosse un’estensione del proprio corpo. Ayrton Senna era in grado di capire immediatamente i fattori sui quali intervenire per rendere la sua macchina più veloce. Molti piloti non hanno questo talento, sostiene Berger in The Life of Senna di Tom Rubython. 

Il pilota austriaco lo dipinge come un ragazzo estremamente ambizioso e dedito al lavoro. Forse, ad un livello tale da renderlo inavvicinabile per molti. Non per lui però, che dice di aver imparato da Senna molto sullo sport, ma di essere riuscito anche nell’impresa di insegnargli qualcosa: a ridere.  

Senna e Berger se la ridono.
Senna e Berger se la ridono.

Ridere, in particolare, durante quelli che chiama «gli anni di James Bond», per via del successo e della ricchezza piombata nella loro vita e che pensava si potesse vedere solo nei film di 007. Era la fine degli anni ‘80 e Senna e Berger erano soliti passare del tempo insieme anche durante le vacanze, rimbalzando tra la casa sulla spiaggia ad Angra in Brasile del primo e la barca del secondo, in viaggio tra la Sardegna e Ibiza. Non fosse che perfino nei film di James Bond c’è sempre un momento drammatico e sfortunatamente la parte dell’eroe tragico è toccata ad Ayrton, nota amaramente l’amico. Avevano molto in comune e la loro affinità si era manifestata fin da subito, quando nel 1983 i due si erano incontrati per la prima volta in Formula Tre. 

In questo caotico turbine di ricordi, l’ultimo nella memoria di Berger è quello di Senna che si gira verso di lui con il suo sorriso, mentre i nomi dei piloti vengono scanditi dallo speaker del Gran Premio di San Marino, seguiti dai boati dei tifosi. «Era il sorriso di un amico che era felice di vedere il supporto e l’amore delle persone per me.»

Senna sorride a Berger che gli sta parlando dall'abitacolo della sua monoposto.
Senna sorride a Berger che gli sta parlando dall'abitacolo della sua monoposto.