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Notizie dalla Motor Valley

Conclusa l'edizione 2023 della Modena Cento Ore

Si chiude anche la 23° edizione della Modena Cento Ore, per un totale di 4 giornate di gara, 4 grandi circuiti italiani conquistati e 15 nazioni rappresentate dagli equipaggi partecipanti. Partendo dall'Argentario e conquistando poi Toscana, Lazio, Umbria ed Emilia-Romagna, l'evento si è confermato ancora una volta uno dei più amati del settore, con 9 Prove Speciali e un totale di 959 km percorsi.

Le giornate in pista, che hanno visto Vallelunga, Magione, il Mugello e Modena fare da sfondo alle automobili che hanno attraversato il Bel Paese, sono state accompagnate da serate spettacolari e da alcune delle migliori tradizioni culinarie italiane, regalando come ogni anno cento ore di adrenalina e ricordi indimenticabili a tutti i partecipanti.

La Modena Cento Ore è un evento unico al mondo", spiega Luigi Orlandini, Presidente e CEO di Canossa Events e Cavallino. "Noi di Canossa ci mettiamo tutta la nostra passione e il nostro impegno per organizzarlo alla perfezione e renderlo piacevole. La ciliegina sulla torta è l’energia positiva che arriva da tutto il mondo, portata dai partecipanti e dai meccanici.”

L'evento ha acquisito ormai un valore internazionale, conquistando anche volti noti del settore automobilistico come Chris Harris, presentatore di Top Gear, che parla della Modena Cento Ore come "un evento stupendo. Va dritto in cima alla lista dei miei preferiti".

 

Il percorso

Nel corso della prima tappa, che ha preso il via all'Argentario entrando poi nel vivo con la corsa in pista a Vallelunga, le vetture hanno potuto sfrecciare attraverso i paesaggi della Toscana e del Lazio, portando a termine due delle nove Prove Speciali e concludendo la tappa in riva al mare di Porto Santo Stefano.

La seconda giornata si è invece sviluppata lungo la Toscana e l'Umbria, tra borghi storici e i famosi viali di cipressi. Dopo due nuove Prove Speciali tra colli e montagne, la tappa è sfociata in una corsa in pista nell'Autodromo di Magione, concludendosi poi nel cuore della città di Perugia.

All'alba del terzo giorno i partecipanti all'evento sono partiti alla volta del Mugello e di Firenze, tra Prove Speciali, rincorse in pista e la Gala Soirèe di questa ventitreesima edizione, organizzata all'interno del Teatro della Pergola.

La Modena Cento Ore si è chiusa con una giornata a cavallo tra Toscana ed Emilia-Romagna, in direzione dell'Autodromo di Modena, e con la spettacolare sfilata in Piazza Roma, di fronte al Palazzo Ducale della città. Nel cuore della Motor Valley, completato il lungo viaggio iniziato all’Argentario, gli equipaggi e le loro vetture sono infine stati presentati dallo stesso Luigi Orlandini, che ha in seguito premiato i vincitori.

 

Le classifiche

Nella Competition pre 1965 C/D/E/F, si è classificato primo l’equipaggio Robin Ellis - Julian Thomas su Lotus Elan “Shapecraft” del 1965, seguiti da Philip Walker e Miles Griffiths su Jaguar E-Type del 1964, e da Marcus Anderson e James Rudd su Jaguar E-Type del 1962.

La Competition G/H/I post 1965 ha visto prevalere Seb e Steven Perez su Lancia Stratos HF gr.4 del 1975, al secondo posto Glenn e Conrad Janssens a bordo della Porsche 911 Carrera Rs del 1974 mentre il terzo gradino è andato a Judd Schreiber e Alberto Scilla su Porsche 911 S del 1970.

La “Index of Performance” è stata appannaggio di Alian e Jacob Thom su Lotus Cortina del 1965, seguiti da Peter Reynolds e Simon Ward su Lotus Cortina del 1963, terzo posto per Robin Ellis e Julian Thomas sulla Lotus Elan “Shapecraft” del 1965.

La vittoria delle prove nei circuiti è andata a Seb e Steven Perez che, a bordo della Lancia Stratos HF, hanno anche conquistato il premio per il miglior tempo segnato nelle Prove Speciali.

Per la Regolarità, al primo posto troviamo la Porsche 911 RS del 1972 di Karsten e Patricia Wohlenberg, che ha staccato di sole 34 penalità Maxime Castelein e Filip Deplancke sulla Sunbeam Tigerdel 1964, mentre al terzo posto si sono piazzati Luigi Zampaglione e Massimo Soffritti su Porsche 911 3.0 Carrera Rs del 1975.

Il premio come miglior team è andato, invece, per la regolarità al Jaguar Classic e per la competizione al Formula GT.

 

Una Modena Cento Ore sempre più green

Anche quest’anno la Modena Cento Ore ha rinnovato il proprio impegno verso la sostenibilità ambientale. Come per le precedenti edizioni, l’evento è stato organizzato con l'obiettivo di valutare e ridurre gli impatti ambientali legati alla sua realizzazione.

Attraverso il Protocollo Carbonzero, l’organizzazione ha potuto calcolare le emissioni di anidride carbonica connesse alle varie fasi di gara, con un’emissione totale di circa 44,8 t di CO2 equivalente che verrà compensata mediante l’acquisto di crediti o la realizzazione di iniziative in ambito sostenibile.

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