Motori fenomenali le corse automobilistiche a Modena dal 1920 al 1970 nei quadri di Alessandro Rasponi

Expo

Chiesa di San Carlo

Tutti lo sanno, ma ancora c’è da chiedersi il perché l’Emilia Romagna sia una terra di motori. E soprattutto perché questa terra (agricola), e in particolare una sua città, Modena, ancora fa parlare di sé per i suoi motori fenomenali che, non a caso, è il titolo della mostra organizzata nell’Ambito delle Iniziative Motor Valley 2025 da Momenti di Maria Carafoli.
 
Il tema della mostra.
 
Nell’ambito del rapporto storico ed eccezionale della città di Modena con il mondo dei motori e delle corse, la mostra si propone di illustrare al pubblico, attraverso i quadri del pittore Alessandro Rasponi, le corse automobilistiche che si sono tenute a Modena dal 1920 al 1970.
Il soggetto di tutti i quadri esposti, e in questo consiste l’elemento caratterizzante della mostra, è contemporaneamente la città di Modena e le auto.
La rappresentazione di Modena, con i suoi monumenti cittadini, le sue strade, il suo famoso autodromo (attivo sino agli anni Settanta) fa insieme sia da sfondo alle gare che vi si sono svolte dal 1920 al 1970, sia da protagonista in quanto città che ha ospitato personalità e fabbriche a livello internazionale.
 
 
Nei quadri di Rasponi si vedono, sullo stesso piano, quanto potevano vedere gli spettatori delle corse storiche: i “motori fenomenali” (Maserati, Ferrari, Stanguellini, Alfa Romeo, ecc.) sfrecciano davanti ai monumenti della città o lungo il nuovo autodromo inaugurato negli anni Cinquanta, il più noto dell’epoca nell’Italia della ricostruzione.
 
Dopo le corse lungo i circuiti cittadini (dove aveva corso anche Enzo Ferrari come pilota), sospese perché troppo pericolose, in seguito ad alcuni incidenti mortali dove persero la vita piloti e pubblico, il 9 maggio 1950 viene inaugurato a Modena il nuovo aeroautodrono (si chiamava così perché fungeva anche da aeroporto).
I grandi piloti dell’epoca frequentano il circuito modenese (Villoresi, Fangio, Ascari) denominato “piccola Indianapolis”. Qui nel 1971, prima della chiusura del circuito, farà in tempo a correre anche Clay Regazzoni.
Nei quadri di Alessandro Rasponi si vedono i grandi piloti dell’epoca correre questa volta per un Enzo Ferrari non più corridore, ma costruttore di automobili, in una gara sempre serrata tra le sue Ferrari e le Maserati, in una competizione tra costruttori e motori che rende unica la città.
 
Una città che assiste assiepata sulle nuove tribune del circuito o dai balconi delle case della via Emilia (il nuovo autodromo venne costruito parallelo alle via Emilia). I quadri di Rasponi danno testimonianza  anche di questo: il pubblico sulle tribune lungo il percorso, le avveniristiche strutture dei box con l’architettura degli anni Sessanta, Enzo Ferrari che parla ai suoi piloti prima della partenza.
 
Per rivivere un’atmosfera di competizione estrema, la storia di una citta’ che diventa così eccezionale e così famosa nel mondo (perché Modena e non qualsiasi altra città), nei quadri di Rasponi compaiono i volti dei piloti, gli sguardi profondi dei costruttori, l’attenzione di un pubblico agli albori delle corse, quando le auto prima ancora che mezzo di trasporto, erano proprio “motori fenomenali” e complivano l’attenzione per la loro assoluta velocità, mai raggiunta da nessun’altra invenzione.
 
Due interessanti sezioni dei quadri di Rasponi (oltre ai percorsi cittadini, alla mille miglia che passava da Modena nel percorso Roma-Brescia e ritorno e alle gare all’autodromo) sono costituiti dalle prime gare di velocità del miglio lanciato (1909 e 1910) e alle prove sulle strade di campagna dove, prima della costruzione dell’autodromo (che serviva anche come pista di prova) i vari pionieri dell’automobilismo italiano (Stanguellini, Ferrari, Orsi) provavano i loro bolidi. L’Italia ancora agricola (su quelle strade bianche circolavano soltanto carri trainati da cavalli) incontrava (e spesso si scontrava) con il mondo nuovo dei motori accelerati.
 
La mostra è divisa essenzialmente in due parti, di cui la parte dedicata ai quadri di Alessandro Rasponi costituisce la parte principale.
 
Una seconda parte della mostra è quella dedicata ai modellini di auto da corsa realizzati in ceramica smaltata dagli studenti della sezione ceramica 4B, coordinati dalla professoressa Villani del Liceo Artistico Statale Adolfo Venturi di Modena, diretto dalla professoressa Maria Luigia Paolino.
 
La ceramica è una realtà produttiva, insieme ai motori, altrettanto rilevante nella Provincia di Modena. L’esposizione di questa parte vuole mettere in risalto la rilevanza produttiva ed economia dei due settori.
 
L’allestimento
La prestigiosa sede della chiesa di San Carlo, costituisce di per sé una valenza importante per la mostra. I visitatori entrano “nel mondo dei motori” attraversa una galleria “autostradale” ricostruita all’ingresso della chiesa.
La ricostruzione del circuito automobilistico degli anni Cinquanta occupa l’intera pavimentazione della chiesa e i visitatori percorrendo “il circuito” passeranno davanti ai quadri di Alessandro Rasponi per vedere le auto e la città di Modena.
Non si muovono le auto (fisse nei quadri), ma è il pubblico che passa sul vecchio circuito cittadino.
 
L’allestimento dei modellini in ceramica sarà “a dimensione” di bambino. I modellini  saranno collocati ad altezza “occhi” dei bambini, quasi fosse una parte di mostra dedicata a loro in particolare.
 
Una serie di pannelli indicheranno i decenni presi in esame dalla mostra (1920-1970) e guideranno il visitatore alla scoperta dei motori e di Modena, alla scoperta “della città più famosa al mondo per i motori”.
 
Biografia di Alessandro Rasponi
Alessandro Rasponi è nato a Modena nel 1978. Da sempre le sue passoni sono la pittura e i motori. La passione per i motori la respirano quasi tutti la città, quella per l’arte Alessandro Rasponi la prende dal padre Giulio, pittore autodidatta.
 
A cinque anni arriva secondo al suo primo concorso di pittura. E’ anche questa una competizione (altro tema che sarà ricorrente nella sua vita e nella sua professione)  che “perde” perché la giuria pensa che il dipinto sia stato fatto dal padre e non da quel bimbo di soli cinque anni.
Quell’esperienza, negativa, è all’origine della sua forza e della sua determinazione.
Diplomato con il massimo dei voti all’Istituto d’arte statale Adolfo Venturi di Modena (oggi Liceo Artistico Statale Adolfo Venturi)  si decida alla pittura, alla scultura  e collabora come grafico con grandi marchi industriali.
Le sue opere sono presenti in grandi collezioni private e in molti musei nazionali e internazionali.
Grande appassionato e ammiratore di Ayrton Senna, da alcuni anni organizza a Imola la Giornata mondiale dedicata al grande pilota brasiliano.
 
Orari Mostra
 
Dal 5 all’8 giugno orario 10-20
Dal 10 al 22 giugno: lunedì chiuso, dal martedì alla domenica 10-13; 16-20


Due auto eccezionali in mostra nel cortile della Fondazione San Carlo

Dal 5 all’8 giugno, due vetture straordinarie saranno esposte nel cortile privato della Fondazione Collegio San Carlo di Modena, con accesso libero al pubblico.
Protagonista dell’esposizione sarà Manifattura Automobili Torino (M.A.T.), boutique car manufacturer italiana specializzata nella realizzazione di progetti ad alte prestazioni. Tra le sue creazioni più celebri: la New Stratos in serie limitata, l’hypercar elettrica Aspark Owl, e la SP600, detentrice del record mondiale di velocità per veicoli elettrici.

Un’occasione unica per ammirare da vicino uno dei progetti più iconici di M.A.T., nella prestigiosa cornice del centro storico di Modena.

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MODENA

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