Brunello Cucinelli

President and Executive Creative Director of Brunello Cucinelli S.p.A.

Brunello Cucinelli nasce nel 1953 a Castel Rigone, piccolo borgo del XV secolo in provincia di Perugia, da una famiglia contadina. Diplomato geometra, si iscrive alla facoltà di ingegneria, ma interrompe gli studi. Nel 1978 fonda una piccola impresa e stupisce il mercato con l’idea di colorare il cashmere. Fin da ragazzo, testimone delle sofferte vicende lavorative del padre e attento osservatore del mondo, sviluppa il sogno di un lavoro rispettoso della “dignità morale ed economica dell’uomo”.  
La sua attenzione al luogo ove vive il genere umano lo ha portato a considerare, a tutelare e a promuovere ogni cosa che possa migliorare il pianeta e i suoi abitanti. Suoi maestri sono i greci antichi, un popolo il quale più di ogni altro ha insegnato al mondo la bellezza, la verità e la misura.  

I grandi filosofi greci come Pitagora, Aristotele, Platone, Epicuro, Senofane, e i grandi poeti come Omero ed Esiodo, hanno insegnato a Cucinelli l’importanza della terra, “da cui tutto deriva” e del Genius loci, come quella entità non materiale che costituisce l’anima del mondo e parla al genere umano con un linguaggio silenzioso udibile da tutti coloro che amano il pianeta come dimora di ogni cosa vivente e inanimata, e per questo intendono esserne custodi. 
Ogni architettura realizzata a Solomeo ha avuto principio dal dialogo con il Genius loci, quindi, per quanto possibile, è stato rispettato il valore della terra, che non è stata sfruttata con nuove costruzioni. 
In questo i grandi maestri ispiratori sono quelli che nel Rinascimento, ispirandosi agli antichi, hanno saputo creare architetture a misura d’uomo e in armonia con il paesaggio, come Leon battista Alberti, Palladio, Bramante, Sebastiano Serlio, ognuno dei quali ha fondato il suo sapere sull’insegnamento di Vitruvio e lo ha trasmesso con la propria sublime arte all’epoca moderna.  
Tali artisti hanno diffuso la conoscenza della proporzione, della misura, della semplicità che generano bellezza, e la consapevolezza dell’importanza materiale e spirituale degli oggetti che accompagnano la vita delle persone umane, della loro durata nel tempo, ma hanno tramandato anche il valore della riparazione, un valore molto amato da John Ruskin, il quale riteneva che la vita delle persone rimanesse impressa nelle cose da loro create, e per questo gli oggetti acquisiscono sacralità. Per questo i restauri effettuati a Solomeo sono stati eseguiti da artigiani umbri che hanno tramandato di padre in figlio l’arte del muratore e del giardiniere. Ogni cosa nobile è servita per realizzare progetti volti al benessere dell’uomo e dell’ambiente, e sull’esempio di grandi filosofi tra i quali Rousseau, Hobbes, Hume, Vico, Voltaire, è stata immaginata la necessità di un nuovo contratto sociale con il creato. Il primo contratto con il Creato è considerabile quello che Francesco di Assisi concretizzò con il Cantico delle Creature nel XIII secolo, perché per la prima volta dialogò con la natura animata e inanimata ponendola sullo stesso piano di ogni altro elemento del pianeta e del cielo. 

La concezione di un lavoro rispettoso della dignità dell’uomo in ogni suo aspetto materiale e non materiale ha generato una forma di capitalismo umanistico e umana sostenibilità del tutto nuova ed originale, e anche questa è una forma speciale del rispetto e della tutela che Cucinelli rivolge al mondo.  
Nel 1985 Cucinelli acquista il Castello diroccato del XIV Secolo del borgo e ne fa la sede dell’azienda; nel 2000 acquista e riadatta alcuni opifici già esistenti ai piedi del borgo di Solomeo, evitando di costruirne di nuovi.  
La nuova costruzione del Foro delle Arti con l’annesso Teatro, l’Anfiteatro, il Ginnasio e la Biblioteca Neoumanistica Aureliana, (è inoltre Presidente del Teatro Stabile dell’Umbria dal 2000) e la Biblioteca Universale di Solomeo di prossima apertura, divengono il luogo deputato della cultura e dell’arte.  
Nella periferia di Solomeo restaura la chiesa e la canonica del Mandoleto, che sorge in una zona anticamente abitata da popolazioni etrusche, come testimoniato da scavi effettuati attorno agli anni Novanta del secolo scorso, a seguito dei quali vennero effettuati ritrovamenti di murature ed oggetti risalenti al IV secolo a.C. Per questo il progetto di riqualificazione, oltre che la Chiesa, comprende anche il territorio annesso. 

Come filantropo finanzia il restauro dell’Arco Etrusco, della Cattedrale di Perugia e del Teatro Morlacchi, poi, a riparazione dei danni causati dal terremoto, il Teatro e la Torre civica di Norcia. Predispone un progetto di ricostruzione del borgo di Castelluccio di Norcia. Si tratta di un progetto che ha richiesto uno studio di oltre tre anni, e che è stato concepito con l’obbiettivo di immaginare una cittadina risorta che possa durare per oltre 500 anni.  
Nel 2012 entra alla Borsa di Milano, una scelta fatta anche al fine di più larga partecipazione alla sua attività d’imprenditore e della possibilità di diffondere estesamente gli ideali del “Capitalismo Umanistico e Umana Sostenibilità” da lui ideato.   
Nel 2013, ispirandosi all’opera di personaggi come William Morris, John Ruskin e Robert Owen fonda a Solomeo la “Scuola di Solomeo di Arti e Mestieri”.  
Nel 2014 presenta il “Progetto per la Bellezza”, con il quale si realizzano tre immensi parchi nella valle ai piedi del borgo di Solomeo (Parco agrario, Parco dell’Oratorio Laico e Parco dell’industria) recuperando parte del terreno già occupato da vecchi opifici in disuso a favore di alberi, frutteti e prati. Di un tale progetto fanno parte una grande vigna con cantina, un oliveto e il monumento dedicato alla dignità dell’uomo.  
Nel 2018, in collaborazione con Massimo de Vico Fallani, scrive il libro Il Sogno di Solomeo come manifesto dei suoi ideali umanistici ed economici. 
Dal 2019 organizza a Solomeo il “I° Simposio Universale dell’anima e dell’economia” ove si incontrano i più importanti geni della tecnologia del mondo. 
Nel 2021, su richiesta del Presidente del Consiglio Mario Draghi, interviene al G20 per parlare di Capitalismo Umanistico e Umana Sostenibilità insieme all’allora Principe Carlo, chiamato a parlare della sostenibilità climatica 

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